by: Associazione Pier Francesco Lorusso | Obiettivo raggiunto! | Tipo raccolta: O tutto o niente!
Il libro
Pier Francesco Lorusso, è un ragazzo di 24 anni, studente di medicina e militante di Lotta continua. L’11 marzo 1977 viene ucciso da un colpo di pistola. È il primo e unico morto ammazzato a Bologna in scontri di piazza dai tempi della Liberazione e quel proiettile segna indelebilmente la città imprimendole una ferita ancora oggi non rimarginata.
Questo libro si propone di ricostruire la vita e la morte di quel ragazzo ucciso una mattina in cui i giovani del movimento del ’77 e le forze dell’ordine si affrontano nel pieno centro storico della città. Partendo da un’analisi della situazione storico-politica di Bologna a metà anni Settanta, si delineano due versanti. Uno è quello della contestazione studentesca e delle rivendicazioni dei “non garantiti”, attanagliati – allora come oggi – dalla crisi economica. L’altro è invece il Partito comunista al governo della città. L’11 Marzo ‘77 con la morte di Francesco si consuma una frattura che colpisce entrambi i fronti. In queste pagine, basate sull'incrocio di atti giudiziari e testimonianze dirette, si propone una ricostruzione corale intessuta da voci diverse, talvolta contrapposte. Sono le voci che, messe a confronto, restituiscono il ritratto del movimento del '77 e scavano nell'omicidio Lorusso, andando alla ricerca delle ragioni per cui quel delitto è stato seguito da “mancato processo” e da una “giustizia negata”.
Perché sostenere il progetto
Il libro è pronto, ma per pubblicarlo chiediamo il vostro sostegno perché questa ricerca è la prima che racchiude nella sua interezza la storia dell’omicidio Lorusso, la ricostruzione dei fatti di quel marzo e la vicenda giudiziaria che ne seguì. La morte di Francesco è una delle tante avvenuta per mano dello Stato, consumatesi durante manifestazioni di piazza o in stato di detenzione, per le quali non sempre si sono individuati i colpevoli o non sono stati comunque puniti. L’omicidio Lorusso è solo uno dei tanti omicidi, uno dei tanti casi di giustizia negata.
A distanza di anni Francesco Lorusso non è stato dimenticato, ma è importante preservare vivo il ricordo di quel che è stato per tramandarlo alle generazioni future. Partecipa a questa importante iniziativa e versa il tuo contributo.
Il lavoro di ricerca
Tutto cominciò durante gli anni universitari, quando nel 2003, decisi di scrivere una tesi di laurea sul 1977. Il mio interesse per questa tematica nacque perché avvertivo che a Bologna era vivo l‘eco di un movimento complesso e di un periodo mai dimenticato. L’incontro con l’avvocato di parte civile Mario Giulio Leone e con il padre di Lorusso, Agostino, mi convinse a concentrarmi sugli avvenimenti dell’11 marzo, sull’omicidio di Francesco e sulla vicenda giudiziaria.Ho avvertito la necessità di fare chiarezza su una morte di cui non si conosce tutta la verità e che non ha mai avuto piena giustizia.
Il 77 bolognese è oggetto di moltissimi studi ma la mia ricerca si concentra soprattutto sui fatti della mattina dell’11 Marzo e sugli atti giudiziari, testimonianze, perizie balistiche e necroscopiche, cronache dei giornali, documentazione letteraria, memorie, interviste inedite. Proprio per la peculiarietà delle informazioni, e per i documenti analizzati, lo studio viene citato da alcuni ricercatori all’interno delle loro pubblicazioni. Inoltre, nel 2003 ho collaborato col regista Guido Chiesa alla stesura della sceneggiatura del film “Lavorare con lentezza” per la parte relativa proprio alla ricostruzione degli scontri del marzo '77 a Bologna che portarono alla morte di Lorusso. L’interesse di diversi studiosi e personalità bolognesi mi convince ad approfondire la ricerca per colmare alcune lacune e soprattutto per ascoltare direttamente le voci di coloro che presero parte a quella vicenda. Per due anni ho frequentato assiduamente l’Istituto per le storie e le memorie del 900 - Parri Emilia Romagna e ho raccolto ben 24 testimonianze inedite, di cui 22 vengono riportate nel libro. Alcuni degli intervistati rilasciano per la prima volta in esclusiva la propria versione dei fatti.
Biografia dell’autrice
Franca Menneas, nata in provincia di Nuoro, si laurea a Bologna in Storia Contemporanea nel 2004 con una tesi in Storia dei partiti e movimenti sindacali dal titolo “Omicidio Pier Francesco Lorusso: storia di un processo mancato”. Nel 2003 collabora con il regista Guido Chiesa alla stesura della sceneggiatura del film “Lavorare con lentezza” per la parte relativa alla ricostruzione degli scontri del marzo '77 a Bologna che portarono alla morte di Lorusso. Dopo un master in Economia no profit e cooperazione internazionale, nel 2007 parte per Londra dove collabora con alcune ONG impegnate nell'educazione e integrazione di minoranze etniche. Tornata in Italia, dal 2011 al 2014 lavora alla stesura di questo libro e si impegna in diversi progetti di tutela dei diritti umani come attivista di Amnesty International.
L'Associazione nasce nel 1979 per avviare delle iniziative “per ricordare gli ideali che animarono in vita Pier Francesco Lorusso e il suo appassionato impegno civile e sociale”. Tra le diverse attività portate avanti l'assegnazione di diverse borse di studio per giovani laureandi in medicina, organizzazione di eventi, dibattiti, momenti di studio per ricordare lo studente ucciso e riflettere su tematiche sociali e giovanili. Ogni anno l'Associazione organizza la commemorazione dell'11 marzo, giorno dell'omicidio. Biografia dell’autrice Franca Menneas, nata in provincia di Nuoro, si laurea a Bologna in Storia Contemporanea nel 2004 con una tesi in Storia dei partiti e movimenti sindacali dal titolo “Omicidio Pier Francesco Lorusso: storia di un processo mancato”. Nel 2003 collabora con il regista Guido Chiesa alla stesura della sceneggiatura del film “Lavorare con lentezza” per la parte relativa alla ricostruzione degli scontri del marzo '77 a Bologna che portarono alla morte di Lorusso. Dopo un master in Economia no profit e cooperazione internazionale, nel 2007 parte per Londra dove collabora con alcune ONG impegnate nell'educazione e integrazione di minoranze etniche. Tornata in Italia, dal 2011 al 2014 lavora alla stesura di questo libro e si impegna in diversi progetti di tutela dei diritti umani come attivista di Amnesty International.
Al momento non ci sono news pubblicate.
Ecco i gloriosi GINGERs che hanno sostenuto il progetto finora:
Maria Franca Rubanu
Renato Lideo
Loretta Pagani
Anna Maria Garbesi
Raimondello Orsini
Raffaella forti
claudio gherardini
Sonia Villone
Simona Granelli
Luigi Pilolli
Gabriele Bono
Matteo
Mariangela Latella
Giovanni Orlandi
John Constantine
Mauro Collina
Beatrice Dellabianca
Irene Guzman
Roberto Lanzarini
GFP
Marina Bonasi
Ditta Mancone Natalia
FRANCHINI SILVANO
Marcello Latti
Silvana Robone
Giampaolo Frongia
Lorenzo Pietro Marinelli Gianni
maria gabriella suella
Giovanni Mundula
Franco Arba
zini bergonzoni
Giorgio Boghi
Claudio Crupi
Alfredo Minerva
roberto pasquali
Irene Fossati
giovanni cadoni
Carola Manca
Andrea Orlandi
Francesco Papa
domenico bruno
Commenti dei sostenitori
Al momento non ci sono commenti pubblicati.