by: Cooperativa Casa Gioia | Obiettivo raggiunto! | Tipo raccolta: O tutto o niente!
Casa Gioia è una cooperativa sociale che accoglie ad oggi 50 bambini e ragazzi dai 2 ai 30 anni con autismo e disabilità cognitiva proponendo loro attività psico-educative basate sulla scienza ABA.
Le nostre attività si svolgono in un bellissimo immobile di 300mq con giardino a Reggio Emilia, in fase di ristrutturazione che ospiterà aule di lavoro, laboratorio musicale, artistico e di cucina, palestra per la psicomotricità, stanza multisensoriale e uffici, offrendoci la possibilità di svolgere tutte le attività necessarie con i nostri bambini e ragazzi.
Si tratta di una stanza situata al 2 piano della nostra sede, di circa 18mq che sarà arredata con arredi e complementi specifici del metodo SNOEZELEN, approccio che si basa sulla “sensorialità” della persona.
Parte importante del processo educativo dell’individuo è il suo benessere psico-fisico che nell’autismo è spesso legato alle stimolazioni sensoriali, a volte deficitarie, a volte iper stimolate.
Lavorare su questo equilibrio ci permette quindi di offrire ai nostri utenti la possibilità di raggiungere un equilibrio psicofisico importante al loro benessere a al migliore sviluppo dell’area cognitivo-comportamentale.
I problemi della percezione sensoriale nell’autismo sono riconosciuti, ma troppo spesso vengono genericamente definiti come: IPERSENSIBILITA’ e non si lavora in modo specifico su di essi.
La percezione sensoriale è la prima forma di contatto con la realtà ed è il filtro attraverso il quale le persone costruiscono il loro modello del mondo, quindi le differenze di percezione incidono sullo sviluppo di diverse abilità, stili di pensiero e di comunicazione.
Imparare come funzionano i sensi di ogni singola persona con autismo è una chiave fondamentale per capire questa persona, per questo vogliamo creare una stanza che faciliti e aiuti questo percorso.
Lo Snoezelen, infatti, è un approccio alla persona, una modalità di entrare in relazione con l’altro/a attraverso momenti di rilassamento e di stimolazione, perché lo Snoezelen è soprattutto un’esperienza personale, un vissuto interiore da vivere come:
L’ambiente creato (i materiali ma anche la relazione) permette un’apertura sensoriale che favorisce l’interiorizzazione. L’attività si pone su un piano non verbale che sollecita fortemente il corpo: corpo e movimento, corpo in relazione con sé e con l’altro.
Ciò che ha permesso allo Snoezelen di svilupparsi come nuova attività, è che i diversi elementi che lo compongono sono stati utilizzati in un insieme organizzato volto al benessere della persona portatrice di handicap; era forte la volontà di trovare attività da proporre a queste persone impossibilitate a comunicare verbalmente il loro universo psichico. L’idea originale è stata di creare un ambiente atto a proporre sollecitazioni sensoriali che generano piacere e relax, tradotto nella realizzazione di sale o percorsi sensoriali con lo scopo di favorire sollecitazioni sensoriali dolci, diverse, dove tutti i sensi possano essere sollecitati separatamente o simultaneamente.
Insieme al materiale e all’accompagnamento, è necessaria la volontà di proporre alla persona un quadro rassicurante e piacevole che le permetta di sperimentare un’altra realtà, rispettando il suo ritmo e lasciandole la libertà di scelta. La persona non è vista solo come un oggetto bisognoso di cure, ma come soggetto desideroso. La filosofia Snoezelen ha dunque come interesse principale quello di entrare in relazione con la persona e permettergli di esserne l’attore principale dandogli la possibilità di stabilire un contatto con il mondo. L’accompagnamento dovrà anche ridurre sia le tensioni fisiche che psichiche, seguendo il ritmo della persona e nella misura delle sue possibilità lasciando emergere le capacità della persona, anche se minime, permettendogli di ridiventare l’attore malgrado le sue difficoltà fisiche o psichiche.
Lo Snoezelen propone alla persona un momento di incontro, di relax, di comfort permettendogli di fare, secondo il proprio ritmo, l’esperienza di diverse stimolazioni sensoriali, anche molto semplici.
La nostra stanza sarà arredata con i seguenti materiali: materasso ad acqua calda, luci che cambiano colore, colonne con bolle luminose interattive (bubble tube), cascata di fibre ottiche, nuvola luminosa, sfera di specchi, pareti imbottite, proiettore per la proiezione di paesaggi di diverse tipologie, musica rilassante o riproducente i suoni della natura, seduta a sacco, divano morbido con specchio, diffusore di aromi, centralina di controllo.
Il letto Zerobody Dry Float che inseriremo nella stanza, è un sistema innovativo e brevettato per rigenerare il corpo e la mente. Nato dalla ampia ricerca scientifica sui benefici del galleggiamento in acqua, Zerobody Dry Float è una soluzione efficace e versatile che offre tutti i benefici della Dry Float Therapy: il corpo galleggia sopra oltre 400 litri di acqua calda, senza necessità di spogliarsi né bagnarsi. La Dry Float Therapy sfrutta i benefici del galleggiamento per consentire a corpo e mente di recuperare le energie in modo facile, versatile e adatto a tutti. Zerobody Dry Float, sistema unico al mondo in grado di offrire i benefici della riduzione di gravità, è un’innovazione tecnologica a servizio del benessere rigenerativo che produce effetti positivi su: stress, dolori muscolari e articolari, sonno, concentrazione, recupero psico-fisico.
Questo tipo di ambiente sarà l'unico presente nella nostra città e ci permetterà di proporre queste attività a tante persone esterne che vorranno sperimentarlo (scuole, associazioni, privati...) creando momenti di integrazio con i nostri utenti.
Tante persone si stanno mobilitando per aiutarci, ora il nostro obiettivo è quello di raccogliere 10.000€ che ci permetteranno di creare la nostra STANZA DEI SOGNI.
Il tuo aiuto renderà il futuro di tanti bambini e ragazzi sicuro in un luogo pieno di gioia e di amore per loro. GRAZIE DI CUORE!
Mi chiamo Stefania Azzali, sono la mamma di Matteo, un bellissimo ragazzo di 24 anni colpito dalla sindrome genetica Ring14. Lavoro nel sociale dal 2002 anno in cui ho fondato la prima l’associazione Ring14, legata alla rara sindrome di mio figlio tramite la quale ho iniziato a finanziare la ricerca scientifica in vari centri, fino a fondare, nel 2014 il network Ring14 International, una organizzazione ad ombrello che raggruppa 6 sedi in diversi Paesi nel Mondo. Casa Gioia è nata nel 2017 a Reggio Emilia da un mio sogno, il sogno di una mamma imprenditrice che ha voluto creare una realtà in grado di accogliere, educare, aiutare bambini, ragazzi e adulti colpiti, come mio figlio, da disabilità cognitiva e autismo. Il fare mi aiuta a gestire il dolore nel vedere tante persone come mio figlio a cui la malattia impedisce una vita autonoma, vita che però noi possiamo rendere felice, accogliente e dignitosa. Non mi spaventano le sfide, perché la mia motivazione è molto forte: aiutare le persone come mio figlio a crescere serenamente sviluppando al massimo le loro capacità e competenze all’interno di una reale inclusione sociale. Voglio essere la voce di chi non riesce a parlare, la mano tesa di chi non riesce a chiedere, voglio provare a realizzare i sogni di tante famiglie schiacciate dal dolore di avere un figlio con disabilità, dare speranza in un futuro costruito insieme con amore. Cerco di unire nel mio lavoro la testa, cioè le mie competenze imprenditoriali e organizzative, e il cuore di una mamma che sa cosa significa combattere quotidianamente per il proprio figlio e anche i miei collaboratori devono avere questo mix di professionalità e cuore. A casa Gioia lavorano psicologi e ricercatori analisti del comportamento perché basiamo i nostri progetti individualizzati sull’applicazione dei principi della scienza ABA Applied Behaviour Analisys, la scienza del comportamento applicato
Al momento non ci sono news pubblicate.
Ecco i gloriosi GINGERs che hanno sostenuto il progetto finora:
Sara Villa
pereyra dos anjos raybbel david
Pignedoli Paolo
Bottazzi Claudia
Tiviroli Sergio
Francesca Pivetti
Maria Vittoria Casalini
Simona Albertini
Maria Cristina Mascazzini
Marcello Freddi
Fabio Ricchetti
Reverberi Marco
Albertini simona
Helene Perdoncin
Sara Zanni
Giorgina Righetti
Marialys Gonzalez
Alessandra Dalla Vecchia
Lisa Agosti
Laura Mannucci
Emil Banca Credito Cooperativo - Contagio Solidale
Elio Vighi
Giovanni Marinosci
Carmen Coppola
Dutkiewicz BARBARA MAGDALENA
Tatiana 3
Federico Bernini
Ramona Malvolti
Ilenia Antonioli
ELENA CLEOPATRA BURTICA
NICOLETTA PORTA
DANIELE LEVORATO
FRANCESCO BERTELLI
Cosima Marsella
GIORGIO POLITI
VITTORIO CENINI
STUDIO MARCO FERRARI
Annamaria Bondavalli
Arianna e Alessandro
Andrea Russo
Giuliana Caroli
Melanie Baldo
Agati carla
PATRIZIA D'ADDARIO
Sara Cantarelli
GIANFERRARI SILVIA
Andrea ferrari
Stefano Bonilauri
Elena Morelli
Alessandra Ganassi
Fam. Fidelibus Ghiaroni
Santamaria Ferraro mary
Ilaria Pingani
Nicola Capretti
Centro Studi Progetto Donna e Diversity MGMT
Eva Bonacini
Alessandra Vighi
Gianna Bertani
Alessandra Vighi
Vittoria Neri
Francesca Giovanardi
Dina Buccino
Daniela paternoster
Danielle Muratore
Patrizia Bertolini
anna Barbieri
Protecno
Simona Bertelloni
Luisa Salamini
Norberto Ferrari
Maura Mazzali
Vincenzo Bellanca
Antonella Gaspari
Cinzia Fornaciari
Antonio Codeluppi
Marco Eboli
Cinzia Maseroli
Daniela Del Bue
Giuseppina Atzori
Maria Tauro
Enrica Tincani
Laura Zampini
Emil Banca Credito Cooperativo - Contagio Solidale
Maria Paglia
Gloria Rinaldi
Mario Anghinolfi
Ilenia Antonioli
Iannò Astrid
Stefania Azzali
dario de lucia
Commenti dei sostenitori
Grazie Helene!
Fabio Ricchetti - 28/07/2023Grazie Fabio!!
Lisa Agosti - 27/07/2023Grazie Lisa!
Andrea Russo - 23/07/2023Grazie!
Patrizia Bertolini - 11/07/2023Grazie, facciamo del nostro meglio per il enessere dei nostri ragazzi :)
[Anonimo] - 08/07/2023Grazie a lei per il sostegno!
Maria Tauro - 06/07/2023Grazie cara Marina!
[Anonimo] - 03/07/2023Grazie mille!
Stefania Azzali - 03/07/2023