L'uomo dei droni e dei calendari super ospite dell'evento benefico

Sarà ospite di "Insieme per la vita" con la qualifica di "uomo dei droni", in virtù delle immagini e video che ha realizzato negli ultimi sei anni mettendole a disposizione della città, ma Fulvio Bicego è anche "l'uomo dei calendari fotografici" e delle centinaia di migliaia di euro raccolti e donati in beneficenza, sempre per la sua città. Nativo di Torino da famiglia veneta, innamorato di Bassano del Grappa al punto da farne la propria casa da ormai mezzo secolo, Bicego è appassionato di fotografia dal 1977. «Da quando - spiega - mia moglie mi regalò la prima reflex. All'epoca si parlava di rullini e di attenzione nello scattare per non consumare inutilmente pellicola. Oggi, con l'avvento del digitale, il mondo è cambiato». Il mondo, non la sua Bassano che Bicego considera «il modello o la modella ideale per chiunque desideri dedicarsi alla foto d'arte». E Bassano è da poco dopo il 2000 al centro del calendario benefico che, puntuale, a ridosso di Natale appare nelle edicole della città. «Era il 2006 - racconta - e mi trovavo a prendere un aperitivo con l'allora sindaco Gianpaolo Bizzotto. Essendo io anche collezionista di stampe e cartoline, di Bassano ovviamente, gli proposi di realizzare un calendario con le immagini che avevo a casa e volevo condividere. La condizione era che il ricavato potesse essere devoluto in beneficenza». Ottenuto il sì dell'allora primo cittadino, Bicego diede alle stampe il primo di 14 lavori dedicati alla città (cui vanno aggiunti tre calendari incentrati su paesi del comprensorio) dai quali ha ricavato complessivamente 111 mila euro. La somma è servita negli anni per il restauro di opere d'arte, ma anche per il sostegno alla pediatria dell'ospedale San Bassiano, al convento dei Cappuccini o ad associazioni attive nel sociale. «Quest'anno il calendario è dedicato ai quadri di Bassano - riprende Bicego - e ho già deciso che proseguirò con questa iniziativa, visto che ho richieste almeno fino al 2028». Quanto ai droni, la scintilla si è accesa sei anni fa con l'acquisto della prima macchina volante: «Ho iniziato con riprese fatte per diletto, poi ho visto che potevo offrire con le mie immagini un punto di osservazione diverso dal quale ammirare la città e, infine, che potevo rendermi utile». Così, Bicego si è messo gratuitamente a disposizione delle amministrazioni, fotografando monumenti e cantieri. Oggi, non c'è lavoro di pubblica utilità che non sia documentato nel proprio svolgersi dall'Uomo dei droni. «Lo faccio perché la cosa mi fa stare bene e mi diverte - commenta - e perché mi consente di manifestare il mio grande amore per la città. Una città che sogno sempre più bella e ricca delle atmosfere che conosco da quando, giovane, mi sono trasferito qui». Bicego conclude: «Adesso è arrivata anche la chiamata davanti alle telecamere di Tva Vicenza: la considero un riconoscimento per il lavoro che ho svolto e uno stimolo importante a procedere sulla strada della solidarietà».