by: Insieme per la Vita 2023 | data 04/12/2023
Una piccola realtà per una grande sfida. L' "Associazione Bambini Giovani Diabete Vicenza - ABGDVI", guidata da Gian Pietro Converti, è fatta da genitori che si sono trovati ad affrontare insieme ai loro figli il diabete di tipo 1 e che, oggi, tendono una mano a ragazzi e alle loro famiglie nella loro stessa situazione. «Questa malattia trova buona parte della corretta gestione nella relazione, che insieme alla terapia medica, fornisce lo strumento per condurre una vita normale - ha spiegato il presidente - Il diabete non è il termine ultimo e il ragazzo ha tantissime doti e qualità e, tra le varie caratteristiche, ha anche il diabete. La sua vita non deve essere, quindi, improntata esclusivamente sulla gestione della patologia. Deve poter vivere, divertirsi, coltivare le sue passioni accompagnato verso la progressiva autogestione. I genitori, a loro volta, devono sapere che il suo bene va di pari passo con la sua crescita e autonomia». Questi gli indispensabili mattoni su cui costruire il percorso che l'associazione aiuta a percorrere alle famiglie che si trovano a scoprire l'insorgenza, nel bambino o nel ragazzo, del diabete di tipo 1. In Veneto, su 5 milioni di abitanti, nel 2020, 15 mila erano diabetici di tipo 1 in età evolutiva e adulta, di cui 6.000 ragazzi. «Noi, essendo anche una piccola realtà con 20 soci, crediamo ancora nella vicinanza, nella solidarietà e nella presenza e questo può essere fatto con il lavoro a diretto contatto con le persone. L'informazione è fondamentale ma ragazzi e genitori devono sentirsi parte di qualcosa per non restare sole». I veri problemi da affrontare si verificano nella delicata età evolutiva. «In presenza del diabete in un bambino fino ai tre anni l'attenzione è interamente rivolta ai genitori per poi, dai 3 ai 5 anni, iniziare a coinvolgere il piccolo in forma di gioco nella necessità di fare l'iniezione, lo stick o di controllare il microinfusore - ha aggiunto il presidente Converti - Quando entrano alla scuola elementare si comincia a chiedere al bambino di avere una certa autonomia perché trascorre ore fuori casa e deve cominciare a relazionarsi in contesti in cui si troverà a dover mettere in pratica da solo alcuni di quei gesti. Con l'inizio dell'adolescenza, la relazione con il mondo esterno diventa palese e alla classica "ribellione" di quell'età verso gli adulti si somma il peso della gestione della patologia: il rischio è non percepire il pericolo. Quindi è fondamentale coltivare l'educazione alla gestione e alla convivenza del diabete. È in questa fascia d'età che la situazione può diventare critica e la conseguenza può essere che progressivamente il ragazzo trascuri la corretta gestione fino all'estremo di rinnegare la malattia. Essere felice rende più semplice la gestione ed u n ragazzo con diabete ha bisogno di valori, riferimenti e prospettive positive che le persone e gli specialisti possono rendere visibili. Quando la convivenza con la patologia è positiva abbiamo preparato un bravo giovane adulto».
Sin dal 2019, ogni inizio dicembre il Giornale di Vicenza e l'emittente TVA uniscono entusiamo e impegno per questa iniziativa di raccolta fondi sostenendo 6 associazioni benefiche vicentine, promuovendo la partecipazione e il coinvolgimento di tutta la comunità. Il Giornale di Vicenza è la testata giornalistica di carta stampata della Città di Vicenza parte del Gruppo Athesis, mentre TVA è l'emittente ammiraglia di Videomedia S.p.A., società che fa riferimento a Confindustria Vicenza, è disponibile al canale 832 della piattaforma Sky e Tivùsat e al canale 13 del digitale terrestre. Nelle varie edizioni sono stati raccolti 86.081,86 euro destinati direttamente a 14 diverse associazioni vicentine alcune delle quali operano nel territorio e altre impegnate all'estero.