by: Associazione Oltre ... | data 06/03/2021
La Libreria Trame nasce nel 2005, come cooperativa animata da tre socie: Orsola, Anna e ovviamente la libraia del cuore, Nicoletta. Dare vita ad una nuova libreria indipendente e continuare a tenerla viva e attiva nell’epoca in cui i grandi supermercati del libro invadono le città grandi e piccine, è un’impresa a beneficio di tutta la collettività.
Ma Trame, in Via Goito 3 nel pieno centro di Bologna, molto di più di una libreria non specializzata e accogliente, con una selezione accurata di novità a rotazione veloce: in oltre 15 anni di attività, ha ospitato centinaia di eventi collaterali tra mostre di grafica e fumetto, fotografia e arte, gruppi di lettura, percorsi di scrittura creativa in collaborazione con autrici e autori, oltre ovviamente alle presentazioni dei libri con gli autori. Queste ultime in particolare hanno visto fino a prima del blocco dovuto all’emergenza sanitaria dei numeri da capogiro: nel 2019 sono stati quasi 200! Con le sedie in cerchio, tra i libri e qualche cliente che entra in rispettoso silenzio a fare i suoi acquisti, mai incontri di promozione frontale ma sempre un momento di scambio diretto tra autori e autrici di libri diversi e un pubblico composito, tra affezionati e persone incuriosite. E tantissime diversificate sono anche le collaborazioni con le realtà cittadine, dal mondo associativo alle biblioteche alle istituzioni: AIAS, Associazione PerWilma, TPO Teatro Polivalente Occupato, Teatro San Martino, Mercato Diverso, Future Film Festival, Comunicamente, Città dei Bambini dell’Antoniano, Biografilm Festival, Dans La Rue e Crash, NEU Radio, il Centro Documentazione Handicap … solo per citarne qualcuna! Difficile starle dietro, ma la loro pagina facebook è sempre aggiornatissima, così come il blog sul loro sito ;) Potevano mancare l’appello al supporto della Par Tòt Parata di bambinə, adolescenti e loro accompagnatorə? No di certo! G R A Z I E !! PS: Ogni volta che comprate un libro, sappiate che scegliere dove comprarlo fa una differenza enorme per tuttə noi e contribuite a far vivere o morire esperienze virtuose: ovunque voi siate, scegliete sempre una libreria indipendente! Non fatelo per la libraia o per il libraio, ma fatelo per voi. Foto credits: Cantiere Bologna
L’Associazione Culturale Oltre… nasce a Bologna nel 1997 con l’obiettivo di attivare sul territorio progetti di animazione urbana inclusivi, partecipati ed eco-sostenibili, intergenerazionali e interculturali, che rappresentino occasioni di socialità, formazione, convivio e scambio di competenze. Composta da italiani, stranieri, professionisti e volontari che operano nei settori sociale, culturale, educativo e artistico, in oltre 20 anni di attività, ha sviluppato una rete capillare di collaborazioni a livello locale, nazionale e internazionale. L’Associazione, in particolare, promuove il coinvolgimento reale dei cittadini in progetti ludico-artistici e conviviali che li rendano protagonisti del processo creativo. Tra i principali realizzati: FEST-FESTival – Bologna Interculture Festival, Gran Festival Internazionale della Zuppa di Bologna, Pilastrada e Par Tòt Parata. Nel marzo 2007 ha scelto di aderire ad ANCeSCAO (Associazione Nazionale dei Centri Sociali Ricreativi Culturali ed Orti) sottolineando l’impronta intergenerazionale e interculturale che la caratterizza da sempre. La sua storica sede è il B.U.C.O. (BolognaUnaCittàOltre) in via Zago, sotto il ponte di via Stalingrado, uno spazio-laboratorio rivalutato con l’aiuto di numerosi volontari, dove nel 2012 è stato avviato il progetto di cittadinanza attiva z.a.a.g.o. (zona agro-artistica giardino orto) per riqualificare l’area antistante e renderla un’isola green di socializzazione ed aggregazione. Nel 2014 l’Associazione Oltre… ha dato vita a Camere d’Aria – Officina polivalente delle Arti e dei Mestieri di Bologna, trasformando la porzione di un’ex fabbrica situata in via Guelfa (zona Massarenti) in un luogo di accoglienza aperto a tutti e tutte, dedicato alla creatività, alle arti performative, ai mestieri artigianali. Entrambi gli spazi coinvolgono artisti, artigiani, volontari europei o internazionali e residenti locali in una rivisitazione creativa delle pratiche di quartiere.