by: Amici Molino Scodellino | Obiettivo raggiunto! | Tipo raccolta: O tutto o niente!
Vogliamo aprire il Mulino Scodellino e renderlo patrimonio comune attraverso:
Il Mulino Scodellino è museo di se stesso, noi vogliamo aprirlo ulteriormente e renderlo un luogo che sappia attrarre pubblico diverso, che sappia parlare linguaggi diversi e che sia inclusivo. Grazie al tuo sostegno completeremo il museo virtuale ed implementeremo i pacchetti turistici che ci consentiranno di presentarci a turisti italiani ed internazionali.
Il museo virtuale prevede l’inserimento di un totem per la fruizione dei contenuti multimediali, che comprendono raccolta storie, testimonianze di artisti e volontari, ma anche video immersivi e riprese a 360°, ricostruzioni storiche del mulino e attività di gaming per abbracciare il linguaggio e le modalità espressive dei più giovani.
Per realizzare il nostro progetto e raggiungere i nostri obiettivi abbiamo bisogno di una copertura economico-finanziaria adeguata ed il tuo contributo è fondamentale perché se non dovessimo raggiungere il 100% di raccolta fondi, il nostro progetto non vedrà mai la luce.
In questi anni alcune attività laboratoriali sono già state realizzate, ma per attirare artisti e professionisti di livello occorre avere a disposizione attrezzature ed impianti di qualità che oggi non sono presenti. Il più ampio progetto di PNRR nel quale si colloca questa raccolta fondi rappresenta una importante opportunità di acquisire una dotazione tecnica adeguata.
Vogliamo condividere tutto quello che faremo per fare capire l’importanza di questo progetto per noi. Doteremo il mulino di strumenti tangibili (depliant, magazine, locandine, etc) ed intangibili (newsletter, sito web, museo virtuale, etc) per sviluppare una narrazione e comunicare tale narrazione che consenta di raggiungere diversi target di pubblico ed in particolare le scolaresche.
Attraverso il sostegno economico del PNRR sarà possibile dotare la struttura del mulino Scodellino di impianti wi-fi, audio e luci adeguati e consoni per il luogo. Nel museo virtuale saranno presenti anche dei visori che consentiranno l’immersione nel passato –grazie alla realtà aumentata- per far scoprire l’antica lavorazione del grano e più in generale le tradizioni contadine rurali, che saranno riportate in parte anche sul sito web (sviluppato in lingua italiana e inglese) che consentirà anche la gestione delle prenotazioni e newsletter.
Accanto alle attività ICT sarà avviata una ricerca storica destinata alla realizzazione di un libro del mulino. Inoltre saranno prodotti gadget, depliant informativi da distribuire a turisti e scolaresche oltre alla predisposizione di un magazine. Sia per le attività online sia per quelle più tangibili, sarà necessario svolgere un lavoro di raccolta immagini, con servizi fotografici, riprese aeree e droni per avere un livello qualitativo eccellente.
Tutti gli strumenti acquistati saranno integrati e messi a sistema per consentire ai fruitori la massima accessibilità: impianti audio e video, totem, proiettore oltre alla apposizione di descrizioni in braille sulle staccionate che incorniciano l’area.
Nel corso degli anni il Mulino è stato oggetto di lavoro di restauro in quanto versava in condizioni estremamente precarie, con l’obiettivo primario il consolidamento strutturale: fondamenta, tetto, solai, pavimentazioni. Sono state portate migliorie progressive, anche grazie alla collaborazione con soggetti terzi come il Consorzio di Bonifica della Bassa Romagna, il GAL Altra Romagna, Molino Naldoni e prestazioni d’opera gratuite dei soci.
Il PNRR rappresenta l’occasione per noi Amici del Molino Scodellino aps l’occasione per creare un Museo fisico e virtuale, che possa creare le condizioni affinchè gruppi di persone sempre diverse possano trovare il mulino un luogo di interesse e riflessione.
Gli attori istituzionali coinvolti nell’ultimo decennio quali la Regione Emilia-Romagna congiuntamente con l’Istituto dei Beni Culturali, il GAL Altra Romagna, il Consorzio di Bonifica della Bassa Romagna ed in primis il Comune di Castel Bolognese e l’Unione dei Comuni della Romagna Faentina hanno avuto un ruolo cruciale in quanto, hanno avuto un ruolo strategico perché hanno consentito la messa in sicurezza del manufatto attraverso un primo restauro conservativo. Questo ha reso possibile la riapertura dei locali ma soprattutto è stato un incentivo che sta dando forza e concretezza ai soci dell’associazione Amici del Molino Scodellino ed ai volontari per poter immaginare la realizzazione di tanti laboratori ed attività culturali di vario genere.
La data di costruzione di questo importante edificio risale al XIV secolo, e già da tempo è stato posto sotto tutela dal Ministero per i Beni Architettonici ed Ambientali, Soprintendenza di Ravenna.
Esso giunge fino a noi con tutto il suo retaggio di storia e di cognizioni tecniche che non devono andare perdute. Per le macchine che ancora vi sono conservate, possiamo dire che costituisce un rilevante esempio di "archeologia industriale". Inoltre, esso, ci è particolarmente caro perché essendo praticamente coevo alla fondazione del" Castrum bononiense" fa parte della nostra storia, delle nostre radici castellane e luogo riconosciuto da tutta la comunità.
Per quanto riguarda l'origine del Mulino, sappiamo dai documenti che il 1° dicembre 1392 il Senato di Bologna decretò con solenne deliberazione l'edificazione delle moline di Castel Bolognese, e che dal 1393 al 1396 si attese alla costruzione della Diga Steccaia ed alla escavazione del Canale, che provvedeva in primo luogo a dare acqua alle fosse per la difesa del neonato Castello, e solo in seguito ad alimentare le ruote dei mulini.
Il nostro Mulino fu quindi probabilmente costruito sul finire del 1300, pochi anni dopo la fondazione del Castello. Il manufatto insiste sul Canale dei Molini derivato dal fiume Senio ed è un punto di riferimento storico locale in quanto coincide con La linea Gotica.
Per quanto riguarda l'impianto di macinazione, esso si è mantenuto pressoché invariato dal 1400 fino ai primi decenni del 1900. Consisteva in due palmenti per la macinazione dei cereali, ognuno dei quali era azionato da una ruota idraulica chiamata "ritrecine".
Naturalmente, nei macchinari, c'è stata un'inevitabile evoluzione nel tempo per migliorarne il rendimento: nel 1935 le vecchie ruote idrauliche furono abbandonate per essere sostituite da una più efficiente turbina tipo Francis che comportò la modifica del movimento del banco macine con coppie coniche di ingranaggi e l'introduzione di un buratto a forza centrifuga per separare il "fior di farina" dalla crusca e dal cruschello.
Nel 2010 la Regione Emilia-Romagna ed il Comune di Castel Bolognese hanno avviato un primo progetto di messa in sicurezza dei locali per lo stato di degrado in cui versava la struttura; in seguito il Consorzio di Bonifica della Bassa Romagna ha provveduto ad un prima bonifica del canale nella parte di pertinenza del mulino e a costruire una turbina idroelettrica che produce energia per la rete e anche per il mulino; nel 2016 il GAL Altra Romagna ha svolto un intervento di ristrutturazione della porcilaia, rendendola fruibile. Nel 2017 infine si è attivato un rapporto di collaborazione con un mulino industriale: il mulino Naldoni di Faenza. Uno dei titolari, proveniente da una famiglia di mugnai dal 1700, emozionatosi durante una visita in occasione delle giornate di primavera del FAI, ha compreso il valore storico- monumentale del mulino ed ha intrapreso un progetto di mecenatismo che ha consentito la riattivazione della produzione dimostrativa di un tipo di farina a marchio depositato Molino Scodellino che viene commercializzata sia presso il Molino sia attraverso l’azienda.
Questo è il nostro sogno: manca pochissimo nel riuscire a realizzarlo!
Unisciti a noi in questa splendida avventura e ricorda che... la cultura vien macinando al Mulino Scodellino!!!
Al momento non ci sono news pubblicate.
Ecco i gloriosi GINGERs che hanno sostenuto il progetto finora:
Sezione 5C Scuola dell'Infanzia Camerini-Tassinari
Claudio Guidi
Francesca Arduini
Antonio De Luca
RITA MORINI
antonella marchini
antonella marchini
Alessandro Ancarani
La BCC - Credito Cooperativo ravennate forlivese e imolese
Luisa Bismuti
Gian Paolo Bertoni
Jenny Iacoucci
Paolo Castellari
Giacomo Muzzarelli
Federico Muzzarelli
Artemisia Allegri
Artemisia Allegri
Giovanni Visani
Bruno Zama
Marina Landi
Claudio Guidi
Adriano Bernabe'
Milena Cavina
Anselmo Pettazzoni
Ivan Cardelli
Silvano Bonaiuti
Valter Morara Morena Rinaldi
Silver Giorgini
Ottorino Maranini
Matteo Leoni
Graziella Crucini
Anselmo Pettazzoni
Alessandra Moro
Mario Tampieri
Giuseppe Merenda
Roberto Giovanardi
Daniele Zaccarelli
Alessandro Poletti
Gianni e Rita Giovannini
Francesco Poletti
Anna Maria Rubino
Cinzia Dalla Valle
Graziella Frassineti
Silvano Spada
Luciana Conti
Pompignoli Annamaria
Leonardo Valgimigli
Tiziano Conti
Pamela Pamini
Ilaria Margotti
Mauro Mainardi
Tenuta Monte Mauro
Maria Luisa Bertoni
Paola Dalmonte
Rosanna Pasi
Silvia Barnabè
Daniela Carella
Luca Selvatici
Francesco Dalpane
Rosanna Pasi
Chiara Berti
Massimo Seragnoli
Anna Borsarelli
Giuseppe Toschi
Franco Dellagiacoma
tommaso mobilia
roberto camelli
Riccardo Puglisi
Caterina Ferraresi
tommaso minardi
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